La cessione del credito (art. 1260 c.c.) consiste nell'accordo in forza del quale il creditore (cedente) trasferisce ad un terzo (cessionario) il proprio diritto di credito nei confronti del debitore ceduto. La struttura della cessione ha carattere bilaterale.

Cedente e cessionario sono le uniche parti dell'accordo, nel quale il debitore ceduto costituisce soltanto il termine di riferimento soggettivo ai fini della notificazione dell'intervenuta cessione. 

La ventennale esperienza dell'amministratore di LS CAPITAL nel campo dei crediti no-performing, nelle problematiche inerenti le cessioni pro-soluto, nella gestione di grosse partite su base cartacea e/o informatica, è un valido appoggio nella valutazione di pacchetti di crediti in cessione. 

Per le aziende commerciali la cessione di crediti rileva aspetti fiscali interessanti. 

La cessione pro-soluto produce nella contabilità cedente, di regola, l'emersione di una perdita su crediti (componente negativo di reddito interamente deducibile).

Una soluzione opportuna e corretta per la gestione dei crediti inesigibili è la CESSIONE PRO-SOLUTO. Con tale operazione i crediti non sono più esigibili per il cedente, il quale realizza una perdita CERTA e DEFINITIVA. Inoltre il cedente realizzerà i seguenti vantaggi:

  1. Introito derivante dalla vendita (la cessione è a titolo oneroso)
  2. "BENEFICIO ECONOMICO" inteso come riduzione dei costi e della gestione amministrativa di questi crediti
  3. Chiarezze dei bilanci in armonia con la direttiva CEE
  4. Le cessioni pro-soluto dei crediti sono escluse dall'ambito di applicazione dell'iva.